[Solo note, per ora. Le operazioni sono ancora in corso ma annoto qui alcune esperienze..]
Un disco esterno Western Digital da 3,5 pollici ha cominciato a dare segni di funzionamento strano.
Ho provato a eseguire, dalla consolle di Windows ("Prompt dei comandi", cmd.exe, lancciato come amministratore) il comando chkdsk x: /f /r (dove "x" è la lettera del disco e le opzioni "f" e "r" indicano di correggere gli errori e riallocare eventuali settori difettosi).
Dopo alcuni minuti chkdsk ha emesso un avviso circa un errore non specificato, con un certo codice e non è riuscito a proseguire il lavoro. Le informazioni trovate circa quel codice di errore sono state ben poche ma ho trovato indicazioni circa una utility di Western Digital che avrebbe fatto un test del disco.
Il programmino, installato, non segnalava problemi nel disco ma eseguendo il "test approfondito" anch'esso dopo un po' si è bloccato.
A quanto pare il disco si stava degradando e certi settori non venivano più letti/scritti correttamente.
Dapprima sono riuscito a copiare alcune cartelle con dati che mi importava salvare ma poi la velocità di copia continuava a ridursi, per via del tempo perso quando si verificavano errori di lettura. Cercare di salvare i dati in quel modo può essere stato un errore.
Ma facciamo una parentesi
Il disco è una superficie liscia sopra della quale si sposta la testina di lettura. Non so se la testina strisci sul disco o se resti a una minima distanza ma col tempo può accadere che la testina non riesca più a leggere/scrivere bene i dati in certe zone del disco, o perché la testina si usura o perché si usura la superficie del disco, o entrambe le cose.
I dati sul disco vengono immagazzinati in cerchi concentrici, detti "tracce" e ogni traccia è suddivisa in un certo numero di segmenti, detti "settori". Ogni settore contiene una certa quantità di dati.
Quando la testina scrive in un settore, oltre ai dati, scrive anche un codice di controllo che servirà, in fase di lettura, per capire se i dati letti sono corretti.
Quando la testina legge un settore, legge i dati, compreso il codice di controllo e verifica la congruenza. Se non c'è congruenza deduce di avere letto male e normalmente riprova a leggere più volte, nella speranza di recuperare i dati corretti. Se riesce a leggere i dati correttamente, va oltre, e forse si annota qualcosa a proposito del settore difficile da leggere, o lo marca come difettoso e riscrive i dati in uno buono.
Se i settori difettosi sono diversi e non si riesce a leggere i dati, allora il tempo trascorso a ritentare le letture diventa molto lungo, e questo, considerando che la testina continua a insistere sulla stessa "traccia", può logorare ulteriormente una zona già indebolita, con ulteriore perdita di dati.
Avrei dovuto cercare da subito di clonare il disco, ma facendo in modo da occuparmi prima dei settori letti correttamente e di ignorare in prima fase quelli difettosi.
Il disco è un USB 2, da 2 terabyte, copiarlo tutto, alla massima velocità consentita dalla connessione USB 2 richiede circa 20 ore. Quando andava bene trasferivo file alla velocità di 30-32 megabyte al secondo (ma questo tipo di disco può essere anche smontato e inserito in una porta SATA).
Windows non pare adatto al recupero di dati
Questo tipo di clonazione pare non si possa fare sotto Windows. Ho provato (facendo, credo ulteriori danni al disco) utilizzando software come Easeus Todo Backup, o Acronis o altre utility che ho trovato ma quando arrivavano a una zona con errori, il disco cercava comunque di recuperarli e da 18 ore di tempo previsto, il tempo aumentava continuamente. E non ero nemmeno arrivato al 2%.
Ho lasciato perdere e ho cercato altre informazioni.
Pare appunto che programmi che girano sotto Windows non possano interagire con il disco con la rapidità che sarebbe necessaria per evitare i continui tentativi di lettura in caso di settori errati (è il disco stesso che li fa.
Con Linux e ddrescue pare qualcosa si possa fare
Ma con Linux la cosa è fattibile. Anzi, ho appreso che c'è un software specifico per il "data rescue" (recupero di dati da dischi difettosi) che può fare quello che dicevo: Cercare di copiare prima i settori buoni (finche i danni sono limitati) e rimandare a un secondo tempo i tentativi di recupero di dati da settori difficili. Questo software si chiama ddrescue.
Dato che occorre Linux e non Windows, si può utilizzare ddrescue attraverso un Live CD o una chiavetta USB "bootable". Il CD o la chiavetta contengono un Linux con alcuni programmi preinstallati e si può avviare il computer facendolo partire dal CD o dalla chiavetta USB.
Ho trovato indicazioni per creare una chiavetta USB con un pacchetto Linux che si chiama SystemRescueCD (www.system-rescue-cd.org).
Il PC dev'essere impostato per eseguire l'avvio da CD o da chiavetta USB...
Ma non partiva. Grub dava un problema. ho trovato che occorreva editare (comando "e") e modificare il nome della cartella "isolinux" in "syslinux" (la modifica può essere fatta in un file .cfg dentro la cartella Grub, sulla chiavetta). Fatto ciò Linux è partito. Alla richiesta del layout di tastiera ho indicato "21" per la testiera italiana. Ha proceduto e ho avviato l'interfaccia grafica con il comando "startx", indicato come opzione in fase di avvio.
Per ora pubblico, anche se il post non è completo.
Un post molto interessante: https://www.data-medics.com/forum/how-to-clone-a-hard-drive-with-bad-sectors-using-ddrescue-t133.html
In questo post, tra l'altro viene indicato che occorre connettere il disco da copiare direttamente attraverso una interfaccia SATA, e non via USB. Nel mio caso devo smontare il disco esterno, sperando di trovare dentro un hard disk con interfaccia SATA e poi potrei inserirlo all'interno del mio miniPC, invece del disco di sistema Windows, che non userei.
Sì, cercando su youtube "Open Western Digital Elements" ho trovato un video che indica come aprire il contenitore e estrarre il disco. Ma... apprendo dai commenti al video che i dati nel disco potrebbero essere criptati. Diverse persone segnalano che i dati non sono accessibili o che i dischi non sono utilizzabili internamente per qualche artificio. Nel mio caso non è così. Ho inserito il disco in una interfaccia USB-SATA e vedo le cartelle e i file, solo che se provo a copiare cose, la velocità di copia va da zero a qualche centinaio di kilobyte al secondo. Ormai forse il disco è troppo danneggiato ma almeno so che posso provare a recuperare qualcosa.
21 ottobre 2017
Sono riuscito a lanciare ddrescue usando la chiavetta USB con SystemRescueCD. ho dovuto cercare e provare...
Avevo un disco WD MyPassport, esterno da 2,5" con qualche problema, archiviato da tempo e ho voluto sperimentare con lui.
In caso di dischi tipo i MyPassport da 2,5" di Western Digital occorre considerare che sono provvisti solo di porta USB... Non si può smontare questi dischi e inserirli in una porta SATA. Quindi in caso di settori danneggiati può essere più difficile il recupero. Forse è meglio comporre i propri dischi.
ddrescue può copiare un intero disco, o una partizione o un file e generare un file immagine (da salvare in una partizione accessibile e sufficientemente grande) o una copia esatta del disco su un altro disco (il quale quindi perde eventuali altri dati contenuti).
Se lo si usa facendogli creare una mappa del lavoro fatto, ddrescue può essere interrotto e avviato nuovamente e al riavvio esso continuerà da dove era rimasto, quindi si possono sperimentare variazioni senza dover ricominciare da capo.
Ho inserito nel PC il disco di destinazione e lasciato il disco origine via USB. La velocità di trasferimento dei dati è molto scarsa.
Inizialmente mi dava tipo 200 giorni per trasferire i terabyte! E non pare abbia incontrato errori di lettura nei primo 680 megabyte.
Poi ho indicato la dimensione deli settori (512 byte), ho indicato di leggera a cluster di 1024 settori e ho inserito nel PC il disco di destinazione.
La velocità di trasferimento è migliorata un poco: 50-500KB/sec. Indica 25-50 giorni per trasferire 1 terabyte. Troppi... Forse per via del disco connesso via USB.
Dato che ddrescue non segnalava errori di lettura ho provato a togliere l'opzione -d (che esegue la lettura diretta), ma la situazione non è cambiata significativamente.
Conto di annotare in questa pagine alcuni servizi che trovo e voglio ricordare. Ne ho diversi tra i preferiti e archiviati online ma una pagina su questo blog non guasta, anche se non è il modo più agevole per archiviare link e rintracciarli
Doodle - https://doodle.com/it/ "Il modo più semplice per decidere date, luoghi e altro"
Invio di email programmato
lettermelater.com (sito)
- si può programmare l'invio di messaggi email in date future. Utile per promemoria di scadenze.
Archiviazione dati online
mega.nz (sito)
- archivia 50 GB di dati gratuitamente (In versione gratuita offre 50GB di spazio online per archiviare file. Se serve altro spazio, per 4,99 Euro/mese si arriva a 200GB e via di seguito).
- condividi parti dell'archivio con altre persone.
Tools/servizi musicali
soundhound.com (app, anche per PC)
- individua il brano musicale che stai ascoltando.
- altri servizi: playlist, funzioni vocali (non approfondito).
midomi.com (sito)
- canticchia la canzone e individuala.
- registra una canzone e pubblicala.
- socializza.
Le costruzioni magnetiche Geomag - Catalogo Geomag - Link e prezzi indicativi Geomag
Geomag è un produttore di giochi basati sul magnetismo come mezzo per unire elementi e formare figure piane e strutture tridimensionali (ma non solo, come vedremo).
Partendo dai prodotti disponibili su Amazon ho voluto cercare di capire meglio l'offerta di Geomag e ho individuato due siti di riferimento, dai quali ho raccolto delle informazioni.
- http://store.geomagworld.ch
- https://www.geomagworld.com
Cercherò di illustrare quanto ho capito della intera offerta Geomag, che peraltro è in evoluzione, con modelli e modelli che non vengono più prodotti.
In realtà, sul sito Amazon si trovano attualmente quasi tutti i modelli correnti e anche altri dei quali sul sito non c'è menzione (o sono fuori produzione o il sito non è aggiornato).
I prodotti centrali sono barrette con estremità magnetiche e sfere con le quali costruire strutture bidimensionali o tridimensionali. Alcuni di questi prodotti (solo barrette e sfere) sono indicati per bambini dai 3 anni in su, altri (hanno anche pannelli in plastica, che richiedono una certa manualità) per bambini da 5 anni in su.
Ci sono anche alcuni giochi destinati a bambini più piccoli, a partire da 18 mesi in su, composti da cubi componibili, più grandi e semplici.
I prodotti e le loro variazioni di colore e finitura sono un centinaio.
I prodotti più semplici sono scatole che contengono solo barrette e sfere. Le barrette nei Geomag sono tutte da 58mm quindi gli elementi dei vari modelli sono compatibili tra loro.
Oltre alle barette e alle sfere in alcune confezioni si trovano anche delle placche in plastica che hanno scopi decorativi e strutturali, si tratta di triangoli, quadrati o pentagoni che aiutano a mantenere in forma le strutture (se i lati sono tre non ce n'è bisogno ma per quattro o cinque sì).
In alcuni casi ci sono anche della piattaforme quadrate o pentagonali ai vertici delle quali si possono incastonare le sfere in modo da formare dei supporti per altre strutture.
Le confezioni possono contenere barrette di un unico colore o di più colori o anche fosforescenti o con brillantini. Le placche in plastica possono essere in colori diversi, trasparenti o opache, alcune con brillantini. Anche le piattaforme sono in colori diversi, a seconda del modello.
Troviamo ancora una linea per la composizione di simpatici "personaggi" di forma ovale componibili in infinite variazioni e di più complessi "guerrieri" trasformabili.
Veicoli su ruote, anch'essi composti da parti magnetiche da comporre.
Per i più piccoli (18m+), i cubi magnetici (Geomag Magicube)
La versione magnetica dei puzzle di cubi, che formano figure di animali.
Ma ora, per capire meglio, mi sembra utile affrontare più in dettaglio la suddivisione del catalogo Geomag, ripartendo "dal centro".
Vista d'insieme delle categorie di prodotti Geomag
I Geomag Classic
In questo caso possiamo parlare di "famiglia" Geomag Classic, che è composta da alcune sottocategoorie che individuano caratteristiche di contenuto o estetiche. Vediamole.
Sono confezioni con barrette, sfere e elementi in plastica dove barrette e placche in plastica sono brillantinate. La plastica è colorata e vi si vede attraverso.
Un solo modello con soli pannelli colorati da 38 pezzi (8 triangoli arancione trasparente e 8 gialli, 10 quadrati rossi e 6 bianchi, 3 pentagoni arancione trasparente e 3 gialli).
Confezioni di barrette e sfere in due quantità: 42 pezzi (24 barrette e 18 sfere) o 248 pezzi (144 barrette e 104 sfere) Disponibili in cinque diversi colori (blu, fucsia, rosso, bianco, giallo).
C'è anche un unico modello "Pro" da 296 pezzi (192 barrette Pro e 104 sfere).
Sul sito geomagworld.ch non se ne parla ma su geomagworld.com vedo tre confezioni Geomag da 25 pezzi con le quali si costruiscono tre automobili: https://www.geomagworld.com/it/classic/wheels.
Inoltre sul sito Amazon ho trovato altri modelli.
Non è chiaro se la serie Pro L stia nei Classic o se sia una famiglia a parte.
In ogni caso la linea è composta da tre diverse confezioni che hanno barrette color argento, sfere, e pannelli in plastica colorata trasparente.
Costano più dei Geomag Classic visti prima. I magneti dovrebbero essere più potenti (ma non sembrano esserlo), le barrette hanno indicata la polarità magnetica. I pannelli in plastica trasparenti sono a mio avviso più belli di quelli opachi perché permettono di vedere meglio all'interno delle strutture.
Se avere solo barrette della stessa dimensione non ci soddisfa, allora la categoria Mechanics ci viene incontro con una maggiore varietà di elementi che permettono di realizzare strutture in movimento.
Si tratta di prodotti di genere un po' diverso, usano il magnetismo, in modo meno geometrico, per realizzare dei personaggi che sono anche trasformabili.
Confezioni di componenti che formano personaggi a forma di uovo, disponibili in sei colori. Ci sono anche delle "skin", set di placche colorate per modificare il colore della superficie dei componenti.
È la serie per bambini dai 18 mesi in su. Si tratta di cubi magnetici componibili. combinandoli si formano figure o ambienti molto semplici
Altro
Su Amazon ho trovato anche una cosa per bambini 10m+, la "Baby Farm Small", riportata nella lista più sotto.
Sinottico della classificazione dei prodotti nel catalogo Geomag
Nel sito "più ufficiale", geomagworld.com è più difficile capire quali siano le linee di prodotto e quale la composizione delle varie confezioni rispetto al sito geomagworld.ch. In quest'ultimo le informazioni sono più complete ma un po' disperse.
Per questo ho voluto provare a sintetizzare il catalogo Geomag in questo post. All'inizio non mi aspettavo di trovare tutti questi prodotti ma poi ho accettato la sfida.
Ho voluto raccogliere i diversi modelli e la loro composizione (barrette, sfere, ecc.) perché non basta sapere il numero di pezzi totale per avere una idea del contenuto.
In questo post inserirò anche dei link al sito Amazon per i prodotti che si possono aquistare lì (L'offerta Amazon è completissima e i modelli offerti sono di più di quelli indicati sui siti Geomag).
indicherò anche i prezzi indicati da Amazon mentre scrivo).
Il catalogo dei prodotti Geomag si ramifica nel modo seguente:
Geomag Classic - Vi si trovano confezioni con barrette magnetiche, sfere metalliche, pannelli (triangolari, quadrati, pentagonali) e piattaforme (quadrate e pentagonali). Questi elementi sono in diversi colori, trasparenti e opachi, alcuni fosforescenti.
Geomag Classic Glow - Con barrette fosforescenti.
Geomag Classic Color - Solo barrette e sfere, in quantità e colori diversi.
Geomag Classic Panels - Oltre a barrette e sfere, anche pannelli e piattaforme. 5+.
Geomag Classic Glitter - Barrette, sfere, pannelli e piattaforme. Barrette e pannelli sono brillantinati.
Geomag Classic Black & White, Barrette, sfere, pannelli e piattaforme. In colore bianco e nero.
Geomag Classic Pink - Barrette, sfere e pannelli. In colore bianco e rosa.
Geomag Classic Just Panels - Solo pannelli in colori vari.
Geomag Classic Masterbox - Solo barrette e sfere. Ogni confezione ha barrette di un unico colore.
Geomag Mechanics - Oltre agli elementi base dei "Classic" qui troviamo particolari meccanici per creare strutture in movimento.
Geomag Pro L - Barrette, sfere e pannelli. Le barrette sono color argento, hanno la polarità magnetica indicata e dovrebbero essere più potenti, i pannelli sono trasparenti.
Geomag Wheels - Autoveicoli (anche un elicottero) componibili.
Geomag KOR - I Geomag KOR usano il magnetismo per costruire dei "personaggi", anziché delle strutture..
Geomag KOR Tazoo - Beto, Paco, Toco e Jelo. Quattro simpatici animali stilizzati, modificabili. Età 5+.
Geomag KOR Proteon - Quattro guerrieri componibili e trasformabili in animali o mostri.
Geomag KOR Classic Color - Elementi componibili per realizzare personaggi di forma ovoidale, disponibili in sei colori diversi.
Geomag Magicube - Sono i Geomag per bambini dai 18 mesi in su, costituiti da cubi componibili
Abbreviazioni utilizzate nell'elenco dei modelli di Geomag correnti
Ho voluto provare a censire i diversi prodotti Geomag correnti in un modo sintetico.
Per compattare la lista userò le seguenti abbreviazioni per identificare il tipo di elemento:
br = barretta
sf = sfera
tr = pannello triangolare
qu = pannello quadrato
pe = pannello pentagonale
pq = piattaforma quadrata
pp = piattaforma pentagonale
Per i colori userò le prime tre lettere (tranne "rsa" per rosa, "vec" verde chiaro, "ves" verde scuro)
ner = nero
bia = bianco
arg = argento
rsa = rosa
ros = rosso
gia = giallo
ver = verde
vec = verde chiaro
ves = verde scuro
azz = azzurro
blu = blu
vio = viola
fuc = fucsia
Altre abbreviazioni per le finiture:
fosf = fosforescente
trasp = trasparente
brill = brillantinato
Tutti i prodotti Geomag correnti
Geomag Classic
Geomag Classic Glow (20€-70€)
Fosforescenti, con barrette verdi fosforescenti, sfere, pannelli, piattaforme, età 3+.
Non capisco se i pannelli sono trasparenti e/o fosforescenti.
I personaggi componibili-trasformabili: i teneri Tazoo, i temibili Proteon e i classici Color (o forse "Classic Color")
Geomag KOR Tazoo (42,50€-50,00€)
Geomag 601 - KOR Tazoo Beto 68 pcs [Amz prezzo 32,15€] [PF.800.601.00]
Beto è un tenero animaletto cresciuto nel mare dove si è evoluto con i suoi occhioni, le sue pinnette e i suoi cornini. Bastano un paio di movimenti e un pesciolino dolce e carino diventa uno squalo. Altri movimenti e si trasforma in un gambero o in un calamaro. Geomag 602 - KOR Tazoo Paco 71 pcs [Amz prezzo 23,80€] [PF.800.602.00]
Paco è un simpatico animaletto della fantasia che grazie ai grandi occhi rotanti rossi, alla lunga coda e alle sue creste può trasformarsi in una rana o in una lucertola e con poche mosse diventare un gufo o un riccio. Geomag 603 - KOR Tazoo Jelo 70 pcs [Amz prezzo 34,90€] [PF.800.603.00]
Jelo è un simpatico pinguino che utilizza le sue ali come pinne per muoversi con agilità nelle acque gelide del Polo Sud. Geomag 604 - KOR Tazoo Toco 86 pcs [Amz prezzo 39,90€] [PF.800.604.00
Toco è un pappagallo con le piume rosse e azzurre che svolazza fra i meravigliosi paesaggi dell’Africa. Geomag ??? - KOR Tazoo Dina 71 pcs [Amz prezzo 38,35€] []
Dina non è citata sul sito Geomag
Geomag KOR Proteon (42,50€-59,99€)
Quattro diversi guerrieri... Bastano un paio di movimenti e un eroe può diventare un mostro o una bestia primordiale. Per bambini 5+.
Geomag 611 - KOR Proteon Aki, 53 pcs [Amz prezzo 24,00€] [611] (5+) Geomag 621 - KOR Proteon Taurex, 68 pcs [Amz prezzo 29,99€] [PF.800.621.00]
Taurex è un animale selvatico cresciuto nella boscaglia dove si è evoluto con le proprie armi. Geomag 631 - KOR Proteon Blatta, 103 pcs [Amz prezzo 42,79€] [PF.800.631.00]
Blatta è un guerriero cresciuto sulle montagne rocciose dove si è evoluto con le proprie armi. Geomag 632 - KOR Proteon Swomp, 103 pcs [Amz prezzo 27,00€+sp] [PF.800.632.00]
Swomp è un guerriero cresciuto in un ambiente paludoso dove si è evoluto con le proprie armi. Geomag 633 - KOR Proteon Vulkram, 103 pcs [Amz prezzo 42,15€] [PF.800.633.00]
Vulkram è un guerriero cresciuto in un ambiente vulcanico dove si è evoluto con le sue armi.
Geomag KOR Classic Color (35,00€)
Personaggi che si compongono configurando elementi magnetici intorno a una sfera centrale. Sfera, 26 elementi magnetici, 26 placche di copertura e due grandi occhi tondi.
Geomag 671 - KOR Classic Color Orange, 55 pcs [Amz prezzo 35,00€] [PF.800.671.00] Geomag 672 - KOR Classic Color Green, 55 pcs [Amz prezzo 32,99€] [PF.800.672.00] Geomag 673 - KOR Classic Color Blue, 55 pcs [Amz prezzo 23,70€] [PF.800.673.00] Geomag 674 - KOR Classic Color Pink, 55 pcs [Amz prezzo 29,50€] [PF.800.674.00] Geomag 675 - KOR Classic Color Yellow, 55 pcs [Amz prezzo ??€] [PF.800.675.00] Geomag 676 - KOR Classic Color Red, 55 pcs [Amz prezzo 23,40€] [PF.800.676.00]
Geomag KOR Classic Color Cover (13,00€)
Si tratta di placche colorate per "vestire" i KOR Classic Color, disponibili in sei colori diversi.
Geomag 571 - KOR Classic Color Cover Orange, 26 pcs [Amz prezzo 10,52€] [PF.800.571.00] Geomag 572 - KOR Classic Color Cover Green, 26 pcs [Amz prezzo 10,52€] [PF.800.572.00] Geomag 573 - KOR Classic Color Cover Blue, 26 pcs [Amz prezzo 10,52€] [PF.800.573.00] Geomag 574 - KOR Classic Color Cover Pink, 26 pcs [Amz prezzo 9,99€] [PF.800.574.00] Geomag 575 - KOR Classic Color Cover Yellow, 26 pcs [Amz prezzo 10,52€] [PF.800.575.00] Geomag 576 - KOR Classic Color Cover Red, 26 pcs [Amz prezzo 10,52€] [PF.800.576.00] Geomag ??? - KOR Classic Color Deco Kit, 29 pcs [Amz prezzo €] [] Geomag - 6860 - Costruzione del gioco - Kor Colore - Copertina - 26 camere - Colori casuali [Amz prezzo 17,52€] []
Una offerta confusa e cara, su Amazon
Geomag Magicube Starter Set [Amz prezzo 9,90€+sp.] Geomag 131 - Magicube Fruit (1,5+) [Amz prezzo €] [PF.331.131.00]
Contiene 4 cubetti che realizzano 6 differenti creazioni sul tema della frutta. Con 3 carte di idee e spunti di costruzione. Geomag 132 - Magicube Animal Friends (1,5+) [Amz prezzo €] [PF.331.132.00]
Contiene 4 cubetti che realizzano 6 differenti creazioni a tema animali. Con 3 carte di idee e spunti di costruzione. Geomag 133 - River animals (1,5+) [Amz prezzo 20,00€] [PF.331.133.00]
Contiene 6 cubetti che realizzano 4 differenti creazioni a tema animali. Con 2 carte di idee e spunti di costruzione. Geomag 134 - Magicube Polar animals (1,5+) [Amz prezzo 30,00€] [PF.331.134.00]
Contiene 8 cubetti che realizzano 4 differenti creazioni ambientate nel gelo polare. Con 2 carte di idee e spunti di costruzione. Geomag 135 - Magicube Safari Park (1,5+) [Amz prezzo 34,61€] [PF.331.135.00]
Contiene 14 cubetti che realizzano 6 differenti creazioni ambientate in una Savana. Con 2 carte di idee e spunti di costruzione. Geomag 141 - Magicube Dinosaurs (3+) [Amz prezzo ??€] [PF.331.141.00]
Contiene 7 cubetti magnetici e 17 Magic Clips, raffiguranti le parti di dinosauri colorati Geomag 142 - Magicube Robots (3+) [Amz prezzo ??€] [PF.331.142.00]
Contiene 11 cubetti magnetici e 27 Magic Clips, raffiguranti le parti di robots colorati. Si trova qui a 35,00€ Geomag 143 - Magicube Princess (3+) [Amz prezzo ??€] [PF.331.143.00] Geomag 144 - Magicube Castles & Homes [Amz prezzo ??€] si trova qui a 42,90€
Il Kit A.lav di Aputure (qui, su Amazon) è costituito da un microfono lavalier con cavo di tre metri, un "alimentatore" con batteria incorporata per il microfono e da cavetti con jack a tre e a quattro poli per adattarsi a diversi dispositivi... ma non tutti.
Se qualcosa non funzionasse può essere importante avere capito delle cose che spiego di seguito.
Quando ho visto il kit A.lav per la prima volta mi è sembrato carino e ho pensato di procurarmelo, anche perché speravo di poter, all’occorrenza, sostituire il suo microfono con un microfono ad archetto, o di usare il suo microfono lavalier connesso direttamente a un trasmettitore wireless o un adattatore phantom XLR. Mi sbagliavo, le parti Aputure parevano incompatibili con parti Rode o Sennheiser o altre di cui disponevo.
Ho pubblicato un paio di video su Youtube:
- Descrizione delle connessioni dell'A.lav: https://www.youtube.com/watch?v=IDnCvfmiAPQ
- Confronto (solo audio) tra quattro microfoni lavalier, tra cui l'A.lav: https://www.youtube.com/watch?v=IDnCvfmiAPQ
I componenti del kit Aputure A.lav sembrano incompatibili con quelli di altri produttori
Ho voluto cercare di capire la regione di questa incompatibilità e dopo un po’ di prove ho capito. Ho trovato anche un possibile rimedio ma mi domando se il prodotto sia stato volutamente reso incompatibile rispetto a produttori diversi o se questo sia dovuto al fatto di seguire standard diversi.
Resta il fatto che questa incompatibilità può essere fonte di confusione e se una delle parti dell’A.lav smettesse di funzionare o venisse smarrita non si potrebbe rimpiazzarla con qualcosa di facilmente reperibile.
Avevo pensato di restituire il kit, sia per la poca compatibilità sia per la timbrica del microfono che mi pare un po' pendente verso i toni bassi ma poi, scoprendo che le parti potevano comunque essere utilizzate separatamente e che comunque è un oggetto molto versatile che può essere utilizzato su parecchi dispositivi diversi (smartphone/iPhone/tablet, fotocamere/videocamere, computer, registratori digitali) ho scelto di tenerlo.
Nel kit Aputure A.lav si trova:
- un microfono lavalier (da bavero) con cavo di tre metri e un pratico avvolgicavo,
- un "alimentatore" per il microfono,
- due cavetti audio, uno per connettersi a dispositivi con prese jack da 3,5mm TRS (a tre poli) e uno per TRRS (a quattro poli),
- un cavetto per la ricarica,
- una cuffia pelosa antivento,
- un rotolo di nastro (duct tape) per fissare il microfono quando occorre.
Il tutto è racchiuso in un grazioso contenitore.
Il kit si può attualmente acquistare su Amazon da più venditori intorno ai 35 euro. Se il prodotto non è venduto da Amazon suggerisco di acquistare prodotti che siano almeno spediti da Amazon, sia per avvalersi eventualmente della spedizione Prime, sia per la possibilità di restituire il prodotto con pochi click se non fa al caso nostro (venditoree 1, venditore 2, venditore 3).
I due cavi di uscita del kit A.lav
Circa il cavo di uscita con connettore TRS occorre specificare che questo porta il segnale audio sia sul canale sinistro che su quello destro (sono elettricamente connessi tra loro) mentre il cavo con connettore TRRS segue lo standard CTIA, alterrnativo all'OMTP (quest'ultimo usato in Cina e su una minoranza di smartphone). Dei quattro poli del connettore, il CTIA ha il segnale audio dalla parte del cavo (lo vediamo dopo) seguito dal "comune" e dai canali destro e sinistro per la cuffia. L'OMTP scambia il "comune" col "mic". Chi avesse un dispositivo con connettore OMTP dovrebbe procurarsi un cavo non in dotazione o un adattatore (vedi sotto).
Il microfono dell'A.lav
Il microfono è di tipo omnidirezionale (come la maggior parte dei lavalier) e ha una equalizzazione quasi "piatta" tra i 50Hz e i 20KHz, con un po’ di enfasi intorno ai 6000-7000Hz e attenuazione oltre gli 11-12KHz. Ascoltandone il suono e comparandolo con un lavalier Rode e un Sennheiser, l’Aputure mi pare un po’ “spostato” verso i toni bassi (vedi il video).
Caratteristiche peculiari dell'Aputure A.lav
Il kit A.Lav è adatto alla registrazione di interviste, lezioni, presentazioni ecc. Può anche essere usato dove occorra amplificare la voce o uno strumento, ma essendo omnidirezionale potrebbe incorrere in “inneschi” di suono (effetto Larsen).
A.lav, alternativa economica a un sistema wireless
L'Aputure A.lav è un sistema fatto per essere connesso a dispositivi diversi, dai cellulari alle foto/videocamere, ai registratori digitali, ai computer, grazie alla alimentazione interna e ai due diversi cavetti di collegamento.
L'A.lav è un sistema via cavo, alternativo a un sistema wireless. Un sistema wireless lascia più libertà di movimento ma costa parecchio di più, (come l’eccellente kit RODELink Filmmaker, sui 300 euro.
Accenno anche al kit Rode Newsshooter (il suo costo supera i 400 euro, mentre scrivo vedo un venditore sospetto che lo offre a 239 e chiede di essere contattato prima dell'ordine, in casi simili, diffidare) che permette di collegarsi a microfoni con connettore XLR e fornisce loro, all'occorrenza anche l'alimentazione phantom, oltre ad avere anche un ingresso jack TRS per microfoni da cravatta, ad archetto e simili. Li uso entrambi e danno parecchia soddisfazione.
Utilizzando un cavo splitter si possono connettere anche questi dispositivi a un cellulare.
A.lav EZ - Solo microfono, con connettore TRRS per cellulari
Esiste anche l'A.lav EZ, che è solo un microfono dotato di connettore TRRS.
Se ad esempio si deve registrare un video con una fotocamera/videocamera dotata di ingresso audio esterno, e senza doversi allontanare molto da essa, allora l'A.lav fa al caso nostro, in quanto è fornito anche di cavo con connettore TRS.
Se il nostro scopo è di usarlo per registrare con un cellulare, possiamo valutare l'A.lav EZ (venduto e spedito da Amazon, circa 33 euro) che non è un kit ma solo un microfono da cravatta con connettore TRRS (jack da 3,5mm a quattro segmenti). Ma se oltre a registrare ci serve poter anche ascoltare l'audio del cellulare, allora l'A.lav EZ non fa più al caso nosro mentre il kit A.lav consente di farlo.
(In alcuni casi potrebbe essere necessario un convertitore CTIA/OMTP, vedi sotto)
Connettere microfono con TRS (e anche una cuffia) a un cellulare - Lo splitter
Senza l’A.lav si può comunque ricorrere a uno splitter (sdoppiatore, tipo l'UGREEN, o il simpatico kit sdoppia/accoppia (due cavetti al costo di uno) che è un adattatore o un cavo con il connettore a quattro poli da un lato e due connettori a tre poli dall’altro, per il microfono e la cuffia. Se si usa uno splitter, l'A.lav EZ non è più adatto, andrà invece bene un qualunque lavalier "normale" con connettore TRS (a tre poli). Anche lo splitter potrebbe essere in standard CTIA o OMTP (a seconda della posizione dei contatti per il “comune” e il segnale del microfono)
Se invece non sappiamo a priori su quale dispositivo andrà connesso il microfono, allora il kit A.lav ha un suo significato per due motivi:
- fornisce sia un connettore TRS sia un connettore TRRS (CTIA).
- non ha bisogno che l'apparecchio al quale viene collegato disponga della alimentazione plug-in (i cellulari, i computer e certi registratori digitali la forniscono, ma non tutti).
Lo strano coso con i due tubi del kit A.Lav.
I due tubi contengono una batteria, il circuito per alimentare il microfono e ricaricare la batteria, e i tre connettori:
- il connettore "IN" di tipo TRS 3,5mm per il microfono;
- il connettore "OUT" di tipo TRRS di uscita audio, che all’occorrenza fa passare anche il segnale delle cuffie;
- il connettore "Cuffia/Ricarica" di tipo TRRS per la cuffia o per la ricarica.
Presso al connettore del microfono è presente un LED che diventa verde quando si inserisce lo spinotto del microfono e rosso durante la carica della batteria. Serve anche a indicare lo stato di batteria quasi scarica.
Dato che è il microfono ad avere il cavo di 3m, l'unità con i due tubi deve venire posta in prossimità del dispositivo di amplificazione/registrazione.
Un aspetto antipatico.
Il microfono del kit non funziona se utilizzato con dispositivi diversi e pure l'unità di alimentazione non funzioni con altri microfoni normalmente reperibili (lavalier, ad archetto, di cuffie, ecc).
L’unica ragione di questa incompatibilità è un filo spostato sul connettore TRS. C'è però modo di "rimediare" all'occorrenza. Chi è interessato può continuare la lettura, che si fa più tecnica.
TS, TRS, TRRS, splitter e “concentratori”
I connettori "jack" da 3,5mm di diametro possono avere 2, 3 o 4 segmenti. Quello estremo è il Tip (punta), quello dalla parte dell’impugnatura dello spinotto è lo Sleeve (“manica”). Se ci sono segmenti tra questi due, vengono detti Ring (anello), quindi possiamo identificare i tre tipi come TS (Tip + Sleeve), TRS (Tip + Ring + Sleeve), TRRS (Tip + Ring1 + Ring2 + Sleeve)
Mono, stereo, cuffia+mic (TS, TRS, TRRS)
Per un segnale audio "mono", quale quello di un microfono lavalier, sarebbe sufficiente un connettore TS (Tip, Sleeve).
Per un segnale audio stereo di microfoni (stereo) o cuffie, è adatto un TRS, dove il canale sinistro è connesso a Tip e il destro al Ring, mentre lo Sleeve serve da “comune”.
In genere, anche nel caso di un microfono lavalier, dove basterebbe un TS si usa un connettore TRS, dove il Ring (anello intermedio) viene lasciato scollegato. È così che sono connessi i microfoni Rode, Sennheiser e quelli di molti altri produttori. Non così il microfono del kit A.Lav…
Lo spinotto TRRS permette di avere tutti i segnali di cuffia stereo + microfono mono su un unico connettore. Secondo lo standard CTIA (più diffuso) lo spinotto è così configurato:
- Tip -> auricolare sinistro,
- Ring1 -> auricolare destro,
- Ring 2 -> comune,
- Sleeve -> microfono.
Questo spinotto è utilizzato da cellulari, tablet e da computer di produzione più recente (quelli molto sottili, in genere), mentre i computer tradizionali hanno un connettore per il microfono e uno per la cuffia. Esistono cavetti o adattatori per connettere ad esempio una cuffietta con microfono con spinotto TRRS a un PC (“splitter” da TRRS femmina a due TRS maschio) che dispone delle due prese separate, oppure altri cavetti/adattatori per connettere una cuffia e un microfono (TRS + TRS) a un dispositivo con connettore TRRS.
La connessione del microfono lavalier del kit Aputure A.lav
Il microfono del kit Aputure A.Lav ha un connettore TRS come quello usato anche da Sennheiser o Rode ma non ha il segnale audio sul Tip, ce l’ha invece sul Ring. Per questo, se si cerca di usare il microfono su altri dispositivi o se si connettono altri microfoni alla unità A.Lav, le cose sembreranno non funzionare.
I microfoni elettrete e la loro alimentazione
Per comprendere a cosa servono “i due tubi” occorre anche tenere presente che i microfoni lavalier (come pure quelli degli auricolari dei cellulari o quelli ad archetto o quelli presenti nelle cuffie con microfono) sono di tipo “elettrete” e per funzionare hanno bisogno che venga applicato un voltaggio (tra i 2 e i 10 Volt) sul terminale del segnale audio. Questa è una cosa che i cellulari, i PC e molti altri dispositivi fanno. Alcuni registratori digitali hanno una impostazione da menu (tipo “Alimentazione plug-in”) che può essere attivata/disattivata a seconda del microfono usato.
Se però ci si deve connettere a un apparecchio (per esempio una foto/videocamera) di cui non si sa se fornisce questa alimentazione, allora l’A.Lav ci evita la preoccupazione perché il sistema è autoalimentato e produce il segnale acustico anche se l’ingresso dell’apparecchio di registrazione è passivo.
Dettaglio sui connettori dei “due tubi”
Il connettore “IN” di ingresso audio serve a connettere il microfono Lavalier.
Il connettore “OUT” di uscita porta l’audio al dispositivo esterno ma da questo (se è un cellulare) può anche prendere il segnale delle cuffie.
Il connettore per Cuffie/Ricarica permette alternativamente di connettere un paio di auricolari/cuffie o inserire il cavetto con la presa USB per ricaricare l’A.Lav.
Il “pin-out” dei connettori dell'A.lav
Il connettore IN per il microfono è di tipo TRS:
Tip - > non collegato,
Ring - > segnale audio,
Sleeve - > comune)
Il connettore OUT di uscita audio dell’A.Lav è di tipo TRRS (in standard OMTP, sarà il cavetto a convertirlo in CTIA):
- Tip - > ingresso cuffia sx,
- Ring1 - > ingresso cuffia dx,
- Ring2 - > uscita audio,
- Sleeve - > comune.
Occorre necessariamente inserire uno dei due cavi in dotazione in questo connettore, infatti anche questi sono particolari.
Il connettore Cuffia/Ricarica è un TRRS
- Tip - > audio canale sx,
- Ring1 - > audio canale dx,
- Ring2 - > comune,
- Sleeve - > ingresso +5V).
Vi si può inserire una cuffia(auricolare con connettore TRS oppure una cuffia/auricolare con microfono con connettore TRRS (CTIA, per via del comune sul Ring2). Nel secondo caso funzionerà solo la parte “cuffia” e non il microfono.
Dettaglio sui cavi e loro connettori
Abbiamo il cavo del microfono, due cavi di collegamento audio, un cavo per la ricarica. Il cavo del microfono ha un connettore TRS con:
- Tip - > isolato,
- Ring - > segnale audio,
- Sleeve - > comune. Il cavo per collegarsi a dispositivi con connettore TRRS (standard CTIA) ha ai suoi estremi due connettori TRRS (uno diritto e uno a 90°) ma presenta una inversione tra Sleeve e il Ring adiacente, la quale trasforma il TRRS in standard OMTP in CTIA. Vale a dire che verso il dispositivo di registrazione avremo:
- Tip - > cuffia canale sx,
- Ring1 - > cuffia canale dx,
- Ring2 - > comune,
- Sleeve - > segnale audio.
Il cavo ha un connettore a 90° e uno diritto ma, dato che l’inversione tra Sleeve e Ring2 è simmetrica, non importa quale viene inserito sull’A.lav e quale vada al dispositivo di registrazione. Il cavo per collegarsi a dispositivi con connettore TRS termina con un connettore TRS, appunto, così connesso:
- Tip (connesso a Ring) - > segnale audio canale sx,
- Ring (connessi a Tip) - > segnale audio canale dx,
- Sleeve - > comune
In questo modo, se si inserisce il connettore su un registratore stereo, il segnale audio raggiungerà entrambi i canali.
Il cavo per la ricarica ha un TRRS a una estremità lato e una presa microUSB all'altra. Occorre disporre di un cavetto con una spina microUSB (non è in dotazione ma se si ha un carica-cellulari con quella spina, va bene quello, oppure occorre procurarsene uno o prenderlo a prestito da altri dispositivi)
Per utilizzare il solo microfono lavalier dell’Aputure A.lav su altri dispositivi
Occorre un cavo TRS femmina-TRS maschio che prende il segnale del Ring del TRS femmina (microfono Aputure) e lo porta sul Tip del TRS maschio.
Anche un cavo che scambi Tip con Ring (scambiando entrambi i canali dx e sx) funziona sui trasmettitori wireless Rode e Sennheiser.
Ho realizzato un “inversore” di prova con un cavetto da TRS femmina a due RCA e un adattatore da due RCA a TRS maschio, col quale ho potuto connettere un solo canale o due, in modo diretto o invertito (vedi immagini a lato).
Per utilizzare altri microfoni TRS sull’Aputure A.lav
Se il microfono è stereo l’A.lav lavora, prendendo il segnale del solo canale destro.
Con microfoni lavalier o a archetto (Rode, Sennheiser o di vari altri produttori) occorre un adattatore o cavo che da TRS femmina prende il segnale del Ring e lo porta al Tip del TRS maschio.
In questo caso ci dev’essere solo un filo, oltre al comune. ho provato a scambiare entrambi i canali ma l’Aputure A.lav non funzionava.
Se occorre collegare il kit A.lav a un registratore o altro apparecchio con ingresso XLR può essere utilizzato un adattatore tipo il Rode VXLR (non il VXLR+), che adatta lo spinotto TRS con segnale sbilanciato all'ingresso XLR che prevede un segnale bilanciato.
In questo caso l'ingresso XLR dev'essere "passivo" (non bisogna attivare l'alimentazione phantom).
Questo adattatore agisce così:
- connette la "manica" del TRS (il "S") al pin 1 (massa) dell'XLR,
- connette il pin 3 (ingresso "-") al pin 1 (massa) dell'XLR,
- unisce punta e anello del TRS ("T" e "e "R") e li collega al 2 dell'XLR (ingresso "+").
Ho sperimentato che su certi dispositivi, il fatto di connettere il 3 con l'1 dell'XLR può introdurre un po' di rumore indesiderato. Il prezzo del Rode VXLR dovrebbe aggirarsi sui 9-10 euro, anche se ora lo vedo a 18, su Amazon.
Un utile accessorio: convertitore CTIA/OMPT e viceversa
Il problema dello standard CTIA o OMTP sarebbe stato facilmente risolvibile se nel kit fosse stato inserito un convertitore. Infatti un unico convertitore, scambiando i due fili "mic" e "comune", è sufficiente per passare da uno dei due standard all'altro e per far funzionare l'A.lav con qualunque cellulare/computer.
Al costo di circa 4 euro si trovano convertitori in forma di cavetto (vedi su Amazon) o di adattatore "monoblocco" (vedi su Amazon).
Link pertinenti
Il Kit A.lav di Aputure (su Amazon)
Adattatori CTIA/OMTP e viceversa (su Amazon)
Cavi splitter TRRS -> TRS e viceversa (su Amazon)
Sistemi wireless Rode e accessori (su Amazon)
Dopo avere con successo sostituito un hard disk da 500GB con un SSD da 500GB su un computer Lenovo C560, ho riprovato a fare la stessa operazione su un Lenovo C50-30, abbastanza simile al primo. I C50-30 sono dei PC All in One da 23 pollici, con CPU Intel I3 o I5 di diverso tipo, 4GB di RAM e in Ottobre 2016 vengono venduti tra i 530 e i 1000 euro (qualcuno ne approfitta, credo) su Amazon (Vedi le offerte correnti su Amazon.it).
SOLUZIONE: Dopo avere provato diverse cose indicate più sotto, ho scoperto che potevo scaricare l'utility di Samsung aggiornata e che questa era in grado di clonare il disco di Windows 10, con le sue partizioni strane. È stato comunque necessario ridurre la dimensione della partizione primaria, per fare in modo che tutto restasse entro i 500GB
Primo successo di clonazione disco da 500GB
Il C560, acquistato tempo fa, era nato con Windows 8 ed era stato aggiornato a Windows 10. Ho acquistato un SSD Samsung 850 EVO, lo ho messo in un case esterno con interfaccia USB e utilizzato il software di clonazione che gira sotto Windows per fare la copia del disco interno sull’SSD. Una volta finito ho montato l’SSD al posto del disco interno e il Windows 10 funzionava perfettamente. Con il software “Magician” di Samsung ho ancora ridotto la partizione C: per lasciare un 10% po’ di spazio che l’SSD può utilizzare, credo, in caso di errori.
Prima della sostituzione il computer rispondeva con estrema lentezza, dal LED relativo sembrava che l’hard disk fosse costantemente impegnato, anche se in realtà non rilevavo effettivi trasferimenti di dati. Mi sembrava cosa anomala, comunque con l’SSD il computer si è trasformato (poi gli ho ancora raddoppiato la RAM, dato che aveva 4GB in uno slot e l’altro libero, ho aggiunto altri 4GB).
I due computer (C50-30 e C560) paiono abbastanza simili.
Il C50-30 Ha una CPU I3-5005U (gennaio 2015, 2GHz, 2 core, 4 thread, 15W, 16GB RAM…)
Il C560 ha una Intel G3220T (del 2013, 2,60GHz, 2 core, 2 thread, 35W, 32GB RAM…)
Comparazione delle due CPU (Intel Pentium G3220T vs Core i3 5005U)
Il C560 ha (aveva) un hard disk da 500GB con Windows 8 preinstallato.
Il C50-30 ha un hard disk da 1 terabyte con Windows 10 preinstallato.
Primo tentativo di clonazione disco da 1T, con Acronis su CD di avvio
Disponevo di un CD “bootable” (che può partire all’avvio del PC senza avviare Windows) con il software “Acronis”, ottenuto qualche anno fa insieme a un SSD Kingston. Ricordavo che questo software era in grado di clonare un disco ridimensionando le partizioni (almeno da un disco più piccolo a uno più grande). L’idea era di clonare il disco originale prima di eseguire qualunque avvio e configurazione di Windows.
Inserisco il Samsung EVO 850 in un case USB esterno, lo collego al computer e procedo.
Per far avviare il CD e non l’hard disk interno ho dovuto modificare delle impostazioni di avvio nel BIOS. ho dovuto imporre di avviare solo in “Legacy Mode”, le altre alternative erano “Only UEFI” e “Auto” ma in quei modi partiva l’hard disk.
NOTA: per entrare nel BIOS del C50-30 occorre premere ripetutamente il tasto F1 durante l’avvio del computer (qualche secondo dopo il logo “Lenovo” si apre la finestra di configurazione del BIOS).
Il sofware si avvia ma quando si tratta di scegliere il disco sorgente per la copia non mi fa vedere quello da 1T, mi indica solo l’SSD e non posso procedere. Forse non funziona per clonare da disco grande a disco piccolo ma mi pare che lo facesse… Forse l’hard disk da 1T è formattato in un modo che Acronis non sa gestire…
NOTA: per ripristinare il sistema su alcuni PC Lenovo pare occorra premere F11 durante l'avvio ma con questo non pare accadere
Provo con l’utility di Samsung per Windows
Non potendo contare su Acronis scelgo di configurare il Windows 10 e da lì lanciare l’utility di Samsung che avevo utilizzato sul C560. Peccato perché mi sarebbe piaciuto copiare il disco prima di fare configurazioni. Configuro, installo l’utility, la avvio.
Nulla, l’utility non mi offre opzioni per la clonazione, immagino per via della dimensione troppo piccola del disco di destinazione (leggerò dopo che non clona se ci sono più di tre partizioni, e il disco da 1T ne ha cinque ma forse non è neppure quello il problema).
Forse è utile ridurre la partizione principale…
Voglio ancora provare a ridurre la dimensione della partizione prrincipale, che ora è di oltre 900GB. Ci provo, usando il pannello di gestione dei dischi di Windows. Mi permette di ridurre a circa metà la partizione, anche se il disco risulta occupato solo per 20-25GB… La metà potrebbe essere ancora troppa per il mio SSD, che è da “512GB” ma in realtà iha uno spazio di 465,76GB.
Oltre alla partizione principale ci sono altri 31GB da allocare.
Provo a deframmentare il disco ma la partizione non è riducibile.
Cerco… Comprendo che il limite del ridimensionamento della partizione è dovuto al fatto che alcune funzioni di Windows allocano dei file (evidentemente lì, a metà disco) e che questi file in uso non possono venire spostati dalla deframmentazione. Occorre disabilitare la funzione di ibernazione, quella di paging (la “memoria virtuale”) e quella di ripristino, che usano delle aree del disco che non possono venire riallocati durante il funzionamento di Windows.
La prova successiva è stata quella di ridimensionare la partizione C: che era di oltre 900GB
Il disco presenta cinque partizioni primarie
MBR (Master Boot Record) e GPT (GUID Partition Tables)
Cerco informazioni circa le differenze tra il tradizionale "MBR" e il "GPT". Annoto: Most legacy systems built before 2011 have a traditional PC BIOS. This type of BIOS uses a Master Boot Record (MBR). The MBR Partitions can define a disk drive capacity up to 2.2TB. Windows operating systems that boot from an MBR are therefore limited to 2.2TB per MBR. A 3TB disk drive in a legacy BIOS and Window system will need a DiscWizard device driver to access the full capacity of a 3TB disk drive. Two partitions will be necessary because of the MBR limitation. The device driver mounts the capacity above 2.2TB with another MBR which looks to the system as a second virtual “physical” device. GUID Partition Tables (GPT) can define drives larger than 2.2TB. You can use GPT today on any Windows 7 and Vista system as a non-booting data drive. Windows can only boot a GPT partition on a new type of BIOS called UEFI. UEFI BIOS desktop systems are new since 2011. Windows 7 64-bit and Vista 64-bit operating systems support booting from UEFI and GPT without the need of a non-Microsoft device driver. This is the Windows native solution for booting a 3TB drive to a single partition.
Gparted
Apprendo che Gparted (gira sotto Linux ma può stare su una pendrive di avvio) può copiare partizioni da un disco a un altro
CloneZilla
Clonezilla ha funzione di “clona disco” (se il disco destinazione è almeno pari al disco sorgente) e di “clona partizioni” (occorre partizionare preventivamente il disco di destinazione). Può creare una immagine compressa di disco o partizioni, ha flag per non salvare nell’immagine i file di ibernazione o di swap in caso di partizione Windows (Windows li ricrea). da qui ho scaricato un pdf utile.
(28ott16: However, if you need uEFI secure boot, please use AMD64 version of alternative (Ubuntu-based) Clonezilla live. (anche se è “AMD” gira anche su sistemi x64 ma non si sistemi a 32 bit).
Thread circa clonazione da 3TB a 1TB con CloneZilla/Gparted (link)
Dopo una clonazione di un disco con Windows, se si lasciano collegati i due dischi, Windows potrebbe rifiutarsi di partire perché vede due dischi “uguali” (faq di Clonezilla). Occorre rimuovere uno dei due dischi.
Oscilloscopio palmare DS203, per bassa-media frequenza
Qualche mese fa ho acquistato un DS203 su Amazon.it (qui), poco più di 130 euro. È uno strumentino proprio piccolo, pressoché grande quanto una audiocassetta - per chi se le ricorda -, con un monitor da 3 pollici, a colori. Ha due canali, campiona a 72 megasample/secondo ed è adatto per segnali fino a 8MHz Non è molto comodo da usare perché lo si controlla con quattro pulsanti e due “navigatori” (+/-/click), niente manopole, encoder o levette.
Però è piuttosto completo. Ha due canali analogici, da 50mV/divisione a 10V/divisione, e due digitali che mostrano solo livello 0 o 1. È dotato di due sonde con attenuazione x1 o x10. All’interno contiene anche un generatore di funzioni da 10Hz a 20KHz.
In realtà dietro alla sensibilità degli ingressi e alle caratteristiche del generatore di funzioni c’è qualcosa che non mi è chiaro perché circa la minima sensibilità alcune versioni citano un minimo di 20mV/divisione e una frequenza del GDF fino a 8MHz mentre altre fonti indicano cose diverse.
Al momento posso dire che funziona, e data la sua dimensione è possibile portarlo ovunque.
Le sue prestazioni un po' limitate lo rendono adatto ad applicazioni di bassa frequenza e dove non occorre grande precisione ma si tratta sempre di un dispositivo che può mostrare e registrare eventi elettrici altrimenti impossibili da rilevare con altri strumenti.
Il DS203 pare essere un progetto open source e open hardware, anche se non ho trovato un vero sito di riferimento per questo oggetto.
Dalla schermata di avvio apprendo che la versione hardware del modello che ho in mano è la 2.82.
Il manualetto in dotazione rimanda a www.minidso.com, un sito cinese dove c’è anche una parte in inglese. Il sito supporta diversi forum. Uno di questi è dedicato al DS203 (http://www.minidso.com/forum.php?mod=forumdisplay&fid=54)
Un accessorio che può essere utile: adattatore BNC-MCX
Le due sonde del DS203 hanno un connettore coassiale MCX, che si adatta ai connettori del DS203 ma se si volesse usare dei più normali cavi con connettori BNC, allora può tornare utile l'adattatore MCX-BNC che annoto qui a lato.
Mentre aggiorno il post (ago 2017) l'adattatore è spedito da Amazon con Prime.
Link: http://amzn.to/2viWLsZ
Si può registrare una lezione in diversi modi, registrando l'audio o anche il video.
Le attrezzature che si possono utilizzare possono variare molto, dal registratore posto sul banco dello studente ai sistemi automatici di ripresa audio-video utilizzati in certe università, che permettono automaticamente, senza l'intervento di operatori, di registrare audio e video delle lezioni e di rendere le lezioni fruibile via internet in tempo reale.
L'obiettivo in questa trattazione è quello di ragionare su un sistema, controllato da un operatore, che permetta di registrare una intera lezione, o anche una giornata di lavoro in aula, dividendo la lezione in sezioni fruibili immediatamente, senza richiedere operazioni di montaggio in un secondo tempo.
La situazione considerata riguarda la lezione d'aula, dove è presente un docente, degli studenti, una lavagna, un proiettore.
Registrazione audio
Nella registrazione è importante che la voce del docente sia chiara ma per i miei obiettivi desidero poter captare anche le voci degli studenti durante certi lavori collettivi.
Per il docente sarà opportuno utilizzare un radiomicrofono "lavalier" (da bavero) o ad archetto (supporto che si aggancia alle orecchie passando dietro la nuca, che regge un piccolo microfono posto a lato della bocca). Per gli studenti la cosa può essere più delicata, in base alle caratteristiche dell'ambiente e all numero e alla dispersione delle persone. Per una normale aula da 20-30 persone non è difficile ottenere risultati discreti con un microfono posto possibilmente di fronte al gruppo. Potrà essere necessario, a seconda del momento dosare il livello del mocrofono del docente e quello del microfono degli studenti. Se l'aula fosse molto ampia i microfoni potrebbero essere diversi e di più difficile gestione. Per ora ragionerò sulla base di due microfoni (che possono anche essere registrati sui due diversi canali audio della videoregistrazione).
Video con unica videocamera
La ripresa video può essere ottenuta manovrando una unica videocamera, per inquadrare di volta in volta il docente, la lavagna, lo schermo del proiettore o l'intero gruppo, eventualmente muovendo la videocamera su in treppiede montato su un "dolly" (supporto dotato di rotelle).
Con una videocamerra professionale diventa agevole utilizzare un radiomicrofono e registrare contemporaneamente (sfruttando separatamente i canali audio destro e sinistro) il radiomicrofono del docente e l'audio ambientale, dosandone dinamicamente i livelli in base alla necessità. Questo permette di ottenere un risultato finale già utilizzabile da subito.
Una seconda videocamera fissa "di backup" può essere utile. Uso la Sony HDR-MV1, che ha un'ottica fissa grandangolare, un superbo microfono incorporato e può essere controllata a distanza da smartphone, tablet o con il telecomando da polso specifico. mi stupisco sempre della comprensibilità dell'audio registrato (ma ha anche un ingresso per microfono esterno, se serve).
Il metodo che uso
Da tempo registro seminari che si tengono in aule di 6-8m di lato, con 15-20 persone utilizzando una videocamera controllata a mano e una seconda (la Sony HDR-MV1) come camera di backup, posta in una posizione diversa e controllata attraverso un tablet.
Il controllo mi serve perché in fase di registrazione divido già le parti del seminario in modo da avere dei pezzi significativi e di non dover cercare le cose in un unico file o doverlo tagliare successivamente.
La videocamera principale è una Sony HXR-NX30, non più in produzione. Qualche anno fa era la più piccola tra le professionali Sony. Una quasi normale videocamera palmare, un po' più massiccia.
Un aspetto importante che la distingue dalle consumer è che è fornita di una impugnatura accessoria dotata di due connettori XLR per l'ingresso audio e di un microfono direzionale che può essere connesso a uno di questi connettori.
I due canali audio sono indipendenti, accettano segnali microfonici o segnali di livello superiore, tipo quelli di un mixer. Gli ingressi possono fornire alimentazione a microfoni che richiedono alimentazione "phantom".
In pratica io uso il microfono direzionale connesso a un canale e un radiomicrofono (usualmente un RodeLink di Rode) connesso all'altro canale. Nel file video mi troverò il microfono della videocamera sul canale sinistro e il radiomicrofono sul canale destro.
Il radiomicrofono è riservato al docente ma la sua sensibilità è tale che normalmente si può ascoltare anche il resto dell'aula.
Questa soluzione mi permette di riprendere sia le spiegazioni teoriche, sia attività di gruppo. Controllando la videocamera a mano posso inquadrare le scene più importanti, zoomando su dettagli o allargando l'inquadratura fino a comprendere gran parte dell'ambiente. La HXR-NX30 ha una apertura massima equivalente a un obiettivo da 26mm. In certi casi uso una lente grandangolare aggiuntiva, che è di bassa qualità e sfoca i contorni ma mi consente di inquadrare un campo ancora più ampio.
Una volta registrato il seminario, poniamo 12-16 ore di lavoro, ho circa 60 gigabyte di materiale. Più o meno ho le diverse fasi già suddivise in file. Per non fare molto lavoro faccio quanto segue:
Rinominazione dei file
Con Flexible Renamer (un software per fare operazioni su gruppi di file/cartelle) rinomino i file in modo che riportino all'inizio la data, l'ora di inizio e l'ora di termine (ore e minuti). Es. "20170625_0932-0950..." per dire che il file è stato registrato il 25 giugno 2017, dalle 9:32 alle 9:50.
Questa operazione la devo fare quando i file sono ancora sulla scheda SD, perché se li copio perdono le informazioni di "data-ora di creazione".
Questo tipo di titolo mi permette di tenere i file ordinati in ordine di tempo facendo un ordinamento alfabetico.
A volte la data-ora della videocamera può essere spostata di un'ora (ora legale/solare non aggiornata). Con Flexible Renamer si può rimediare anche a questo, in automatico, su tutti i file, prima di rinominare i file.
Dopo avere copiato i file sull'hard disk aggiungo anche una descrizione del contenuto di ciascuno.
Per rilasciare il materiale agli studenti uso un convertitore video per ridurre di molto la dimensione dei file. I file creati potrebbero avere una dimensione di 360x450 pixel, l'audio resta buono e tutto il seminario si riduce a 1,5-2 gigabyte. non una gran qualità video ma sufficiente e più gestibile.
Video con più sorgenti video
Una soluzione più completa prevede l'uso di più videocamere e la cattura del segnale che va al proiettore. Me ne sono interessato e ho fatto qualche prova ma il sistema va oltre le mie correnti necessità, diventa più complesso, non portabile e anche economicamente oneroso.
Questa soluzione può richiedere:
A) di registrare in contemporanea tutte le fonti audio-video oppure
B) utilizzare:un mixer o uno switch video manovrato in tempo reale da un operatore (esistono anche dei sistemi automatici) per registrare un unico file selezionando una sorgente video alla volta.
Le diverse fonti video, possiamo identificarle in:
-
docente;
-
lavagna;
-
studenti;
-
proiettore.
Le prime tre fonti potranno essere delle videocamere fisse mentre per quanto riguarda il proiettore non dovrebbe essere difficile ottenere direttamente il segnale video, in modo da catturare direttamente l'immagine.
Mentre lavagna e proiettore possono essere inquadrature fisse, per il docente, che di solito si muove, si può ricorrere a una videocamera comandata a mano oppure a una apposita videocamera a inseguimento (autotracking) in grado di mantenere inquadrata una persona che si muove in una stanza ignorando "fonti di disturbo" quali altre persone che si spostano o la proiezione del videoproiettore. Anzi, queste videocamere dovrebbero anche mantenere la giusta esposizione del soggetto anche quando si muove nel campo di luce del proiettore. Quelle che funzionano costano diverse migliaia di euro (ho provato una Minnray cinese venduta con varie sigle diverse per poche centinaia ma si è rivelata un oggetto veramente inutile, anche come PTZ normale)
Se si ricorre alla soluzione del mixer video, l'operatore sarà impegnato alla gestione del mixer e non potrà occuparsi anche dell'inseguimento del docente. L'uso di una videocamera autotracking diviene opportuno.
Per consentire la gestione delle altre inquadrature, soprattutto la videocamera studenti, si può pensare a usare una videocamera PTZ (Pan Tilt Zoom), comandaile a distanza.
Il comando a distanza non è agevole e reattivo come il comando manuale diretto ma permette anche di predefinire una serie di posizioni raggiungibili velocemente.
Alcune videocamere PTZ (Sony, ad esempio) hanno un software che mappa il campo di 360° su una immagine e poi si può posizionare la videocamera con un clic su un punto dell'immagine (forse la cosa non è così utile ma non mi sembra male).
Libri
Libro (non tratta di PTZ ma lo annoto).
Google Books: Joseph Fong, Reggie Kwan, Fu Lee Wang - Hybrid Learning and Education - First International Conference, ICHL 2008 Hong Kong, China, August 13-15, 2008 Proceedings
Software: OpenCV pare sia un software open source con funzioni quali il riconoscimento facciale e suppongo altre cose.
Anche Zoneminder riguarda la gestione e il controllo di videocamere, soprattutto per la sorveglianza.
Materiali video trovati in giro
24dic2013 - Youtube - Video di meichengcompany (Meicheng).
Camera IS LT103, camera a definizione standard (SD), mostra come la videocamera segue la docente mantenendo una giusta inquadratura mentre questa si sposta, si avvicina o si allontana, si muove davanti a una scena videoproiettata o incrocia ltre persone. https://youtu.be/_1C5jyQRHAg
22ott2014 - Youtube - Video di meichengcompany (Meicheng, www.meicheng.com.tw/english.html). LTC-SDI2_HD-SDI Lock&Track Lecture Camera (anche iSmart LTC-S2007)
07apr2016 - Youtube - Video di PanasonicBusiness
Si tratta di un software utilizzabile con alcune videocamere Panasonic (anche 4K)
Panasonic Auto-Tracking Software - AW-SF100
Al MIT presentano sistema 1 Beyond per registrazione di lezioni (4 canali di cui una camera autotracking). Il sistema permette di registrare e inviare in streaming in tempo reale la lezione, tutto in automatico, senza operatori.
La riproduzione sembra sia basata su un player video in grado di riprodurre i diversi flussi video in modo sincronizzato, mostrando le miniature di tutti e permettendo a chi guarda di scegliere il flusso da mostrare in primo piano.
Sembra lo stesso prodotto 1 Beyond... (che su http://www.videoconferencegear.com qui viene offerta a quasi 6000$...) e anche in Italia si trova dal rivenditore autorizzato a diverse migliaia di euro. Il prodotto pare valido, però.
CLIR sembra essere una azienda cinese con delle soluzioni interessanti e specifiche per la registrazione di lezioni (ma dopo l'esperienza con la UV100 Minrray non mi fiderei dei prodotti se non ci sono referenze e prove sicure).
Su alibaba.com si trova a https://clir.en.alibaba.com
In particolare, per il nostro argomento, qui (sito CLIR su alibaba): https://clir.en.alibaba.com/productgrouplist-802679483/Lecture_Capture.html
Sul sito (www.clir.com.cn) è un poco meglio. Sezione "Lecture apture": http://www.clir.com.cn/product/product.php?lang=en&class2=273
La proposta è un po' confusa ma il catalogo che ho ricevuto è un po' più ordinato.
Le videocamere autotracking proposte sono le Minrray UV100, qui rinominate CT60 e vandute a 1400$-1500$ (la Minrray UV100, però risulta essere una cosa pressoché inutile e insulsa...)
UbiCast
Forse francese. Propone soluzioni hardware portatili compatte (tipo CLIR) per registrazione, editing publishing di lezioni.
Panopto
www.panopto.com - Software per PC/Mac, registra da più fonti e si dice adatto a applicazioni dalle piccole alle più estese e complesse. Pare conosciuto e apprezzato in campo universitario.
Minrray (posso sconsigliare questa opzione)
[Aggiungo questa parte in seguito al commento di Elio] Ho provato a acquistare una cosiddetta videocamera autotracking VT100T da questa società cinese. Si è rivelata perfettamente inutile, non è possibile nemmeno utilizzarla come normale videocamera PTZ perché ha un firmware specifico. Durante i miei contatti con Minnray a un certo punto mi avevano detto che non potevano consegnarmi il prodotto per via di qualche problema. Purtroppo ho insistito e alla fine ne ho avuto uno. Avrei dovuto lasciar perdere quando, ho chiesto dei video dimostrativi e non ho ottenuto praticamente nulla.